Capitan Bianchetti


Quando guardo la mia libreria c'è un libro che mi fà male al cuore... perchè parla di un grande navigatore che ora non c'è più di un giovane che avrei voluto imitare ma sopratutto conoscere...


Da quando aveva 15 anni non c'e' stato giorno che Simone Bianchetti non abbia dedicato almeno un minuto a pensare a questa impresa. Lo ha raccontato all'arrivo raggiante, soddisfatto, orgoglioso in quel che ha definito il momento piu' importante di tutta la sua vita.


Nato a Cervia, navigatore sin da bambino, Simone e' il primo italiano ad aver concluso la Vandee Globe, regata in solitario intorno al mondo, una sfida iniziata quattro mesi fa da Les Sables d'Olonne, lo stesso porto che ha salutato il suo trionfo.In compagnia delle poesie di Dylan Thomas e 200 cd per uno stereo che non e' mai stato spento, ha attraversato 50.000 chilometri di mare, insieme al suo scafo Acquarelle e ad una solitudine che dice di non aver mai patito.
Da questa avventura e' nato un libro intitolato "poemetti furiosi di un navigatore" oltre alla certezza di poterla ripetere tra quattro anni, ma solo per vincerla.


Simone se n’è andato, a 35 anni, mentre era in una barca di amici - non la sua, Tiscali - nel porto di Savona. Con lui se n’è andata un po’ quella poesia e un po’ di quella speranza che ognuno di noi ha e che ognuno di noi nutre, che a volte i sogni possono davvero diventare realtà. Che un ragazzino malato di Mare può davvero, forse, farcela e arrivare a parlare a tu per tu con l’Oceano, a Lui confidando desideri, sussurrando segreti, dedicando poesie… Capitan Bianchetti. Forse non lo sai. Ma a qualcuno di noi manchi molto.


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